Luca 2

Ho visto la tua salvezza

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vv. 25-32

25Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 26Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 27Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
29«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
30perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
31preparata da te davanti a tutti i popoli:
32luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
© Testo a cura della CEI consultabile su bibbiaedu

Paralleli e rimandi
Es 30,22 | Sap 7,27 | Is 8,14; 40,1; 42,1-6; 46,13; 49,6; 52,10 | Mt 1,19 | Lc 5,27; 9,59; 18,22; 23,47.50 | Gv 3,8; 10,4

In questa sezione (2,21-38) il protagonista è Dio che dona la vita. Nello Spirito Santo fa riconoscere la sua presenza e vicinanza nel mondo. Simeone e Anna sono modelli complementari di quel discernimento di fede che riconosce i passi di Dio nella storia.

  • Simeone. Con lo stereotipo dell’uomo anziano, questo protagonista del Vangelo ha perso molto del significato che sta al cuore del personaggio. Il terzo evangelista non ha mai scritto che sia anziano, né vi sono indizi che possano farcelo pensare. Egli è un uomo che attende di vedere il Cristo prima di morire. Lo Spirito Santo aveva ispirato in lui la consolante intuizione che ciò sarebbe accaduto. Questo non significa che il riconoscimento dell’opera di Dio nel bambino Gesù accada quasi al termine della sua vita. Se in questo momento della narrazione è biograficamente anziano, allora ha chiuso il cammino di una vita con l’incontro desiderato (come il cuore di ogni Israelita desidera). Se, al contrario, è un giovane sacerdote, le sue parole sono ancora più cariche di forza, significato e valore. È un giovane che ha saputo fare discernimento e, scoperto il tesoro della vita, è libero di lasciare tutto poiché niente avrà lo stesso valore dell’aver incontrato il Signore. Così, infatti, Luca presenta i tre casi in cui Gesù dice direttamente: «Seguimi» (Lc 5,27; 9,59; 18,22). Chi riconosce in Gesù il volto e la presenza di Dio, sente la libertà e la pienezza di vita che nasce dal seguirlo; gli altri restano chiusi nella tristezza.
  • Il cantico di Simeone (vv. 29-32) è originale di Luca. Richiama passi di Isaia, quasi come compimento della Parola che Dio aveva donato attraverso il profeta. In particolare le citazioni sono: Is 42,6 e 49,6 dove il servo di Dio, il Messia atteso, è detto «luce delle nazioni»; Is 46,13 «Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana; la mia salvezza non tarderà. Io porrò in Sion la salvezza, a Israele darò la mia gloria». Come Simeone può riconoscere nel bambino il servo di Dio profetizzato da Isaia? Luca ci dice che egli è capace di un discernimento così profondo perché è un uomo tutto immerso in Dio.
  • Singolarità di Simeone. A differenza di Anna, non sappiamo quale sia la sua ascendenza. Egli potrebbe essere un sacerdote del primo o dell’ultimo livello della scala gerarchica del Tempio, ma noi non lo sappiamo. È presentato nel mistero e nel mistero ritornerà per il resto del Vangelo. Ciò che Luca ci dice è però sufficiente per prenderne insegnamento. Infatti, è descritto con quattro caratteristiche biblicamente importanti: «Uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui». Giusto è Giuseppe nel Vangelo di Matteo (Mt 1,19), mentre per Luca giusti sono anche Gesù (Lc 23,47) e Giuseppe d’Arimatea (Lc 23,50). Giusto è colui che vive nella parola del Signore. Le altre tre qualità sono intimamente intrecciate alla prima: come è giusto, cioè nella Parola di vita, così è pio, capace di speranza e pieno dello Spirito di Dio.

A Simeone è affiancata Anna, segno complementare che esprime la ricerca e l’attesa dell’amore di Dio datore di vita. Come già detto, protagonista di tutta la vicenda è Dio che nello Spirito si fa riconoscere (Sap 7,27; Gv 3,8; 10,4).




Paralleli e approfondimenti

  • Riferimenti nel testo: Es 30,22; Is 8,14; 40,1; 42,1-6; 46,13; 49,6; 52,10.


Quando si usa nella preghiera questo testo?

Nella liturgia questo brano evangelico lo troviamo:Nel Breviario non troviamo questo testo. 

In altri riti:
  • ...
TAg di riflessione e commento
  • Simeone
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  • Pio
  • Consolazione
  • Tempio
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  • Attesa
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